Descrizione
Il tetragramma biblico è la sequenza delle quattro lettere (in greco: tetragràmmaton; τέτρα, «quattro» e γράμματα, «lettere») ebraiche che compongono il nome proprio di Dio descritto nel Tanach: יהוה (leggendo da destra a sinistra: yodh-he-waw-he). In passato era largamente attestata la traslitterazione JHWH; in epoca contemporanea invece la traslitterazione più diffusa è YHWH, dato che il valore consonantico e fonetico che la lettera J possiede in diverse lingue neolatine e in quella inglese (come in «jeans») non corrisponde alla yod ebraica. Tuttavia in italiano la J è la versione semiconsonantica della vocale I; solo dagli anni ’50 del XX secolo, con il massiccio afflusso di anglicismi nella lingua italiana, la J ha acquistato valore prettamente consonantico.Per interpretazione restrittiva, gli Ebrei considerano, fin dall’antichità, il tetragramma come troppo sacro per essere pronunciato. La Halakhah prescrive che il nome sia pronunciato come Adonai (quest’ultimo è anch’esso considerato un nome sacro, da usarsi solamente durante le preghiere); prescrivendo anche che per farvi riferimento si debba usare la forma impersonale haShem (“il Nome”).[3]Dato che nella lingua ebraica non si scrivono le vocali, il tetragramma biblico è costituito unicamente da consonanti; poiché esso non viene pronunciato, la corretta vocalizzazione ( l’interpolazione di vocali alle consonanti ) delle quattro lettere del tetragramma è andata col tempo perduta. Inoltre, delle quattro consonanti che compongono il tetragramma, due hanno un suono semivocalico, e tre possono anche essere mute, nella pronuncia (matres lectionis): pertanto si potrebbe anche arrivare, paradossalmente, a ipotizzare una pronuncia unicamente vocalica, quasi come una emissione ininterrotta del fiato. L’Ebraismo ritiene persa la corretta pronuncia del nome sacro: da ciò è nata, a partire dal XVI secolo e soprattutto da parte di studiosi cristiani, una ricerca approfondita e vasta, tuttora in discussione.
Il pentagramma di Agrippa
E il simbolo del sapere segreto e uno dei più forti amuleti protettivi che esistano. Serve a ritrovare l’equilibrio perduto e allevia timori e incertezze. Protegge da incantesimi, maledizioni ed esorcismi da parte di terzi.
Dimensioni: 3.2cm x 2.8cm
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